Giornata da ricordare per le squadre calabresi che perdono tutte, senza troppo stress.

Apre le danze il magico Crotone di Stroppa, chiamato ad affrontare l’Atalanta che impazzire l’Europa fa. Allenata per di più da quel Gasperini che dalle parti di Pitagora ha lasciato bellissimi ricordi.

Partita a senso unico in favore dei bergamaschi, griffata da una doppietta di Muriel. È il “Ronaldo colombiano” a dettare le danze in Calabria. Prima con una bomba sul palo del sempre irreprensibile Cordaz, poi con un destro piazzato sugli sviluppi del consueto pasticcio difensivo crotonese.

I ragazzi di Stroppa vorrebbero ogni volta ripartire dal portiere con il fraseggio breve, ma o sei il City di Guardiola o la figurella è dietro l’angolo. Soprattutto se dietro non ci sono Laporte e Cancelo, ma Marrone e Luperto. L’Atalanta va insomma sullo 0-2 dopo appena 38 minuti e a nulla serve il goal del generoso Simy due minuti dopo.

1-2 allo Scida, Crotone con 1 punto in 6 partite.

Non va meglio in B

Il Cosenza perde per 2-0 a Verona, contro i padroni di casa che stanno ritrovando lo smalto di chi deve lottare per la Serie A. Vantaggio dei “Mussi volanti” con Leverbe su rigore, chiude i giochi nel finale il potente destro di Luca Garritano. Proprio lui, il ragazzo nato a Cosenza. Spietato, ma rispettoso. Perché cerca di non esultare.

Anche la Reggina rimedia una sconfitta che fa male: 0-1 in casa contro la SPAL, concorrente diretta per le posizioni che contano. Amaranto più volte pericolosi dalle parti di Striscia la Berisha, ma gara subito in salita per l’espulsione al 23′ di Menez, faro del gioco reggino.

Pochi minuti dopo è “El Pata” Castro a inventarsi il goal decisivo: tuffo di testa alla Van Persie che sorprende Guarna. Una premessa è d’obbligo: Castro con la B non c’entra nulla, è un giocatore da Serie A di buon livello e un colpo come quello di ieri lo dimostra. Però molte volte lo frega l’esuberanza, ecco perché a fine gara si farà espellere pure lui.

Degni di nota la traversa colta a inizio ripresa da Denis, con un bolide alla Hulk, e un tentativo dal dischetto che sempre lo stesso Denis si fa respingere da Berisha. La fortuna non è amica del Tanque.

Chiudiamo con la C

Il Catanzaro perde 5-1 a Terni. Avversari di un altro livello, ok. Ma farsi umiliare non è proprio il massimo dal punto di vista motivazionale. Rigore di Carlini a parte, i giallorossi sono stati presi a pallonate dagli umbri, soprattutto nella ripresa.

Squadra insaccata all’indietro, incapace di reagire riconquistando il pallone e quindi in balia delle folate offensive dei rossoverdi.

Guardare per credere le reti, in sequenza di  Falletti, Palumbo e Raicevic.

Salutato il sogno Coppa Italia, è forse il momento di concentrarsi davvero sul campionato.