“Per quanto ci addolori ogni singola vittima del #Covid19, dobbiamo tenere conto di questo dato: solo ieri tra i 25 decessi della #Liguria, 22 erano pazienti molto anziani. Persone per lo più in pensione, non indispensabili allo sforzo produttivo del Paese che vanno però tutelate”.

Ci ha dato il buongiorno così, ieri su Twitter, il Governatore della Regione Liguria Giovanni Toti.

Con un cinguettio davvero sfortunato nella forma e nel contenuto, che riaccende il dibattito sul valore della vita e sul concetto di produttività.

Capitalismo allo stato puro, turbo-capitalismo ed economia sempre al primo posto.

Ma poi è davvero così? Che gli anziani non sono più indispensabili allo sforzo produttivo del paese?!

Sarà vero in Liguria, forse, di sicuro non è così in Calabria.

Anima produttiva della nostra regione, gli anziani sono il motore propulsivo dell’economia, oltre che del welfare e dei consumi.

Maggioranza assoluta di moltissimi paesini dell’entroterra, i nonni sono ancora strenui lavoratori dei campi e baby sitter dei nipotini (quando non direttamente prima forma di mantenimento dei figli).

Bisogna, dunque, davvero isolarli ed esautorarli di ogni potere?

A rispondere a Toti ci pensa direttamente un nonno calabrese:Pigghiti ‘na zappa e veni e dammi ‘na ‘nto giardinu”.

Prenditi una zappa e vieni a darmi una mano di aiuto in giardino.

“Chi fai a megghiu cosa”.

La chiude così l’anziano calabrese, con un invito ad essere aiutato nel suo lavoro quotidiano nell’orto.

Perché tra lui e Toti, sicuramente quello più improduttivo è il Governatore ligure.