“In effetti il dubbio mi è venuto quando ho visto che il volo costava meno del solito“.

Inizia così il racconto della disavventura di Fausto, 35enne vibonese da anni fuorisede a Torino.

Doveva andare a Filadelfia, in provincia di Vibo Valentia, a trascorrere il ponte del Primo Maggio.

Invece si è ritrovato a Philadelphia, in Pennsylvania.

“Non tornavo a casa da Natale e non vedevo l’ora di riabbracciare i miei. Invece mi sono ritrovato a New York”.

È ancora confuso, Fausto. Aveva preparato la sua vacanza da sogno in Calabria e adesso si trova a vagare per gli Stati Uniti.

Forse colpa della fretta e dell’emozione di rientrare giù dopo tanto tempo.

Lo scalo a New York, in effetti, mi ha insospettito”, racconta il giovane.

“Va bene che noi calabresi siamo abituati a fare dei giri immensi per tornare a casa, ma così mi sembrava troppo”

“In ogni caso, devo dire che da Torino è più facile – e più economico – arrivare in Pennsylvania che in Calabria“.

E, in effetti, come dargli torto.