Italia, 2020

Succede che scappi da quello che ti sembrava fosse un incubo e ti ritrovi in un altro brutto sogno.

Succede, ad esempio, che scappi dalla zona rossa del Coronavirus e…ti ritrovi, la mattina dopo, in un’altra zona rossa. Quella di casa tua giù.

Già, perché con l’allargamento dello stato di allerta a tutta Italia, i geniacci che sono scappati nottetempo da Milano in direzione centro-sud si ritrovano nuovamente in una zona limitata e delimitata dalla legge.

Con l’aggravante di aver potenzialmente portato al sud il virus e di doversi affidare, in caso di complicazioni, ad un sistema sanitario già al collasso senza nessuna emergenza epidemiologica.

E così, decine di migliaia di calabresi stamattina, passato il panico e la paura del week end, urlano: “Fateci tornare a Milano, a questo punto!”

Che se devo stare a casa a non fare un cazzo, meglio tornare su e farmi, in caso, anche curare meglio.

“E invece no! Adesso vi state qui”, rispondono in coro gli amici.

E pregate di non ammalarvi e di non aver infettato nessuno, testoni!