È un ennesimo scandalo quello che sta scuotendo la politica calabrese alla vigilia di una delle tornate elettorali più importanti degli ultimi anni.

Le elezioni per il ricambio del Consiglio Regionale previste per il 26 gennaio 2020.

Una situazione politica particolarmente confusa e inquieta, quella calabrese, con il centrosinistra che scarica il presidente uscente Oliverio e si affida al re del tonno Pippo Callipo, il centrodestra alle prese con la querelle Occhiuto-Abramo-Limardo e il Movimento Cinque Stelle che fino all’ultimo è stato molto scettico addirittura sul presentare le liste.

In questo quadro nebuloso, si inserisce adesso una notizia che potrebbe rappresentare un autentico terremoto per la classe politica calabrese tutta.

Un candidato alle prossime elezioni sembrerebbe, infatti, possedere una villa al mare regolarmente accatastata.

Sì, avete capito bene. Un futuro consigliere regionale, magari un assessore, potrebbe essere proprietario di una seconda casa perfettamente in regola.

Nessun abuso edilizio, nessun accesso al mare bloccato, nessuna spiaggia pubblica recintata, distanza dalla battigia rispettata e permesso di costruire perfettamente in regola.

Un quadro, nel suo insieme, davvero raccapricciante.

Raggiunto dai microfoni dello Statale, il candidato – che ha voluto mantenere per ovvie ragioni l’anonimato – si è così espresso sulla questione:”Sono distrutto, non ne sapevo nulla. Quando mio padre ha costruito lì quella villetta era tutto brullo, era tutta spiaggia libera. Com’è possibile fossimo in regola? Non c’era nessun piano regolatore per quel tratto di costa. Io proprio non me lo spiego”.

E invece il piano regolatore c’era, sembrerebbe. Perché proprio poco prima della costruzione del complesso di villette, una mega tangente aveva sbloccato la situazione edilizia della zona e consentito una prima lottizzazione dell’area.

Il candidato, visibilmente scosso dalla notizia, non ha voluto rilasciare al momento altre dichiarazioni. Anche se incalzato su un suo eventuale passo indietro, ha mestamente aggiunto:”Che figura ci faccio con gli elettori? Essere in regola con le leggi demaniali è una vergogna in Calabria, lo sapete bene. Come posso garantire ai miei elettori l’oltraggio delle più elementari norme urbanistiche quando sono io il primo ad averle rispettate. Lasciamo perdere, lasciatemi perdere!”

Per il momento da Palazzo Campanella è tutto, seguiranno aggiornamenti.