La notizia rimbalza sul web che è da poco passata la mezzanotte del 23 giugno, e a darla per primi siamo proprio noi.

Una descrizione della Calabria da far accapponare la pelle.

Terra di mafia e di terremoti“.

A farla questa volta non è il solito editorialista di Libero o un esponente veneto della Lega Nord, ma una compagnia aerea lowcost.

E’ sulle pagine della easyJet che, infatti, troviamo una descrizione di Lamezia – e della Calabria – da far venire i brividi.

“Questa regione soffre di un evidente assenza di turisti a causa della sua storia di attività mafiosa e terremoti – e la mancanza di città iconiche come Roma o Venezia”.

Una pagina di promozione turistica non proprio ‘attraente’. Ok la Calabria non è la California, e ogni giorno canzoniamo chi lo afferma, ma così è troppo anche per noi.

Scattano, immediate, le reazioni. Tra utenti social e politici locali è subito richiesta di giustizia e necessità di smentita.

Non siamo mafiosi, semmai ‘ndranghetisti, dice qualcuno.

La Calabria non è solo questo, c’è anche la spazzatura, rilanciano altri.

Fino all’azione definitiva: qualcuno decide di dare fuoco ad un aereo easyJet per dimostrare che in Calabria non siamo tutti mafiosi.

E così tra indignazione e provocazione, riusciamo a far modificare la sezione incriminata.

Resta da chiedersi, però, sempre per amore di onestà, quanto ci sia di vero in quella descrizione e perché da fuori ci vedano sempre così.

Perché è giusto indignarci con easyJet, ma allo stesso modo dovremo farlo anche con altri soggetti e in altri contesti. Mafiosi e politici corrotti in primis.

Senza trincerarci nell’acritica e miope difesa della nostra Calabria, a tutti i costi.

Ed è una riflessione davvero aperta a tutti