Stiamo lontani! Per poi riabbracciarci più forte.

Gia, perché un bacio – una baciata, per dirla alla calabrese –  è gradito anche ai papà.

A quegli esseri all’apparenza burberi e anaffettivi che se ne stanno tutto il tempo nell’orto o in studio, a leggere un libro o a fumare un bel sigaro.

Eccome se lo vorrebbero un bell’abbraccio quest’anno i nostri amati padri.

Tutti siamo più fragili in tempi di paura e di quarantena.

Un abbraccio che dica “Andrà tutto bene” “Ce la faremo”, o semplicemente – nudo e crudo – perché questo è: “Sopravvivremo”.

E invece è fondamentale stare a distanza, dobbiamo evitare i baci e gli abbracci seppur episodici, quest’anno.

E il regalo più bello ai padri, ai genitori e ai nonni, stavolta lo hanno fatto loro: quelli che sono rimasti a distanza.

Le ragazze e i ragazzi calabresi che hanno mantenuto la calma e sono rimasti a Milano, a Torino, a Bologna, a Roma.

Hanno evitato di rappresentare un rischio per i loro parenti, covando – magari asintomaticamente – un virus che per gli anziani potrebbe essere letale.

Quindi quest’anno basta e avanza una telefonata, un saluto da dietro un monitor, un bacio attraverso un vetro.

Perché, quest’anno, il regalo più bello che potrete fare a vostro padre è stargli lontano.