Ironici (poco), smart (non ne parliamo) e sempre con il buffettone pronto.

Questi sono i padri calabresi, strane creature che si aggirano tra una feroce gelosia per la figlia di turno e antichi rancori nei confronti di compari “ca si votanu mala”.

Ma una cosa è sacra! La zeppola, direte voi? Anche…Ma soprattutto la famiglia!

Quindi bando al coronavirus!

Oggi pensate ai vostri padri che sono eroi contemporanei solo perché vi sopportano anche se scendete da Milano contagiati e un abbraccio non lo negheranno mai.

Vi sopportano anche se all’università futtiti invece di studiare, anzi forse per questo vi stimano anche di più.

Vi sopportano persino se “fuori” ci sono capi che vi umiliano e lui sa benissimo che in Calabria potrebbe trovarvi una sistemazione migliore.

Vi amano anche se anteponete qualsiasi aperitivo minchione a due minuti di chiacchiere con lui.

E vi amano, soprattutto, quando finite i soldi e allora vi riscoprite figli affettuosissimi.

A tutti i padri calabresi, buona festa di San Giuseppe!