Scuole sì, scuole no.

È questo il dilemma dell’estate, il nodo che si avvicina al pettine man mano che agosto procede.

Perché se adesso il problema principale è dove andare al mare e per quale motivo abbiano chiuso questa o quella discoteca, a breve si tornerà a parlare di questioni secondarie.

Come ad esempio la riapertura degli istituti scolastici.

Tra banchi con le rotelle e classi dimezzate, le proposte sul tavolo del Ministero dell’Istruzione sono tante.

Ma a rassicurare tutti ci pensa la Regione Calabria che, con un comunicato, rassicura:“Nessun probblema per i studenti in caso di mancata riapertura delle squole”.

Ah, però!

Della serie: Mio cane casa andato!

Già, perché un altro paio di mesi senza lezioni e i calabresi dimenticheranno di leggere e scrivere, e inizieranno a comunicare a gesti o rutti.

Non c’è da preoccuparsi, assolutamente.

Perchè come disse qualcuno, un popolo che si preoccupa prima della riapertura di discoteche e stadi che delle scuole, è un popolo ampiamente finito.