Quando è iniziata la pandemia di Coronavirus molti nutrivano seri dubbi sull’efficenza del cosiddetto smart-working.

Lavorare in remoto da casa, infatti, sembrava un modo mascherato e alternativo per prendersi delle ferie.

Stare a casa sul divano a poltrire, magari mangiando patatine e sorseggiando una birra fresca.

Miti, leggende, anzi: pregiudizi, chiamiamo le cose col proprio nome.

Preconcetti di chi vede, specie negli impiegati pubblici, una categoria di fancazzisti e suca-inchiostro.

Niente di più lontano dalla realtà.

A dimostrarlo arriva la storia di Giuseppe, 34enne funzionario pubblico calabrese.

Abituato a non adagiarsi sugli allori e a dimostrare alla struttura di cui è dipendente la sua produttività, il giovane ha sbattuto sulla scrivania (virtuale) del dirigente i risultati ottenuti in due settimane di telelavoro.

3 scudetti e 4 Champions.

“Più due Coppe Italia, una Supercoppa Italiana, due Europee e tre Coppe Intercontinentali”, ci tiene a precisare, Giuseppe.

Il tutto creandosi da zero la squadra (la sua Reggina 1914) su Fifa 2020, famosissimo gioco di calcio per consolle e pc.

“Alla faccia di chi dice che ci imboschiamo”, si toglie qualche sassolino dalle scarpe il funzionario.

E noi, con un Palmares così, non possiamo fare altro che alzare le mani.