Dimenticate pannelli in plexiglass e altre strampalate misure di distanziamento sociale.

Per andare al mare quest’estate non ci sarà bisogno del numerino o di rinchiudersi in squallidi acquari.

Il Governo starebbe, infatti, valutando se applicare il modello Condofuri al resto d’Italia.

Sì, perché sarebbe arrivata sul tavolo del Consiglio dei Ministri un’ipotesi che rispetterebbe tutti i dettami imposti dell’Istituto Superiore della Sanità.

Un’ampia spiaggia sabbiosa popolata da pochissimi ombrelloni e con gruppetti di persone sistemate ben oltre il metro e mezzo raccomandato dai virologi.

Eccola, la spiaggia di Condofuri, la visione che fa venire gli occhi a cuoricino al Comitato Scientifico del Governo.

Ma come fare ad ottenere gli stessi risultati nel resto d’Italia?

Facile! Basta non realizzare un lungomare, isolare il paese con delle infrastrutture fatiscenti e far occupare il fronte mare da insediamenti abusivi.

Poche semplici mosse per fare di qualsiasi paradiso terrestre un posto isolato e sottosviluppato.

Condofuri così da perla sottovalutata dello Jonio, diventa fiore all’occhiello – modello da imitare – dell’estate al tempo del Coronavirus.

I casi della vita…