“Criteri? Quali criteri? In realtà abbiamo chiuso tutte le zone dove ci sono calabresi”.

Risponde così, in una nota, il Presidente del Consiglio a chi nutriva dubbi sulle motivazioni di scelte regionali così singolari.

Zone rosse al nord, poi una distesa gialla lungo tutta la penisola e, in fondo, lì sulla punta dello stivale il ritorno del colore purpureo.

Rosso per la Calabria! Finisce qui la partita della nostra regione.

Ma, dopo una mattinata (e una nottata) di ipotesi e dietrologie, ecco che arriva la risposta da Palazzo Chigi.

“Non c’entrano niente le terapie intensive e le comunicazioni degli esiti dei tamponi, abbiamo chiuso tutte le regioni dove ci sono calabresi”.

E il Lazio, allora?

“Beh, nel Lazio ci devo girare io”, risponde caustico il Giuseppe nazionale.

Adesso è chiara la ratio di queste chiusure a macchia di leopardo.

“Chiudiamo a casa i calabresi, così la smettono di fare baccano in giro. Di sbaciucchiarsi e abbracciarsi per strada”.

Buono a sapersi!

L’arcano è finalmente risolto.