Come il Ministero della Salute, siamo costretti a redigere un piccolo prontuario anti-bufale relativamente alla cura e prevenzione del Coronavirus.

Perché se il Governo è stato costretto ad avvertire che no, non è con i gargarismi di candeggina che si ferma il contagio, anche noi riteniamo doveroso fare delle puntualizzazioni.

– No, il Covid-19 non si cura con gargarismi di ‘nduja. Anzi probabilmente vi viene la tracheite

– No, l’acqua e lauro della nonna non serve. È il rimedio universale delle cucine calabresi, ma in questo caso non combatte il virus

– No, non serve aspettare al passo il Covid e sparargli con la lupara. Il virus è immune alle pallottole, oltre che invisibile

– No, non serve ascoltare tutti i messaggi vocali con i nomi e cognomi degli ipotetici infetti. Nel 99% dei casi si tratta di fake news smentite al più tardi l’indomani, con in aggiunta il rischio – se inoltrati – di beccarsi una denuncia

– No, il malocchio non combatte il Coronavirus

– No, neanche il latte caldo con i biscotti serve a questo

– No, non è necessario uscire per giocare i numeri ritardatari del Lotto. Le estrazioni sono state sospese e, pur volendo, i numeri non sarebbero usciti comunque. Risparmiatevi i soldi

– No, non serve andare ogni giorno a fare la spesa. Ci eravate abituati al pane fresco e alla chiacchierata molesta con la cassiera. Compratevi il pan bauletto e limitatevi a una spesa settimanale

– No, non serve la ‘ndrangheta per controllare chi esce o entra di casa, o dalla Calabria. Basta il buonsenso, riscopriamolo

– Attenetevi alle indicazioni ufficiali del Ministero della Salute e, se state male, chiamate il vostro medico di base

Perché, nella sua tragicità, tutto questo quanto meno ci disintossichi un po’ da ignoranza, no vax e credenze popolari.