“Napoli-Milano, andata e ritorno, in giornata? No, grazie!”
La vera storia che sta facendo commuovere il web non arriva dal capoluogo campano, bensì dalla Calabria.
“Viaggiare tutti i giorni per non perdere il posto? Io conosco un metodo migliore!”
A dichiararlo è Cetty, bidella calabrese anche lei in servizio a Milano.
“Vado a scuola una settimana e poi mi butto malata in attesa del trasferimento giù”.
È sicura di sé, Concettina, 33enne originaria di Reggio Calabria. Una vita di domandine e lavoretti a nero, poi l’agognata chiamata da mamma PA.
“Il posto fisso non si rifiuta mai”, parole e musica di Checco Zalone.
E il posto fisso, seppur a 1500 chilometri di distanza, Cetty non lo ha rifiutato.
“Ho preso il primo treno e sono salita a firmare”, racconta la collaboratrice scolastica.
“Tre notti in residence, poi mi sono ammalata e sono stata costretta a rientrare a casa”.
Roba da professionisti, insomma. Altro che Freccia Rossa Napoli-Milano.
Così Cetty oggi si è, intanto, assicurata il posto fisso. Poi un paio di anni tra presenze saltuarie e malattie di mesi e si attende il trasferimento giù.
“Il sogno sarebbe la 104 o magari, chissà, una maternità. Col mio ragazzo, grazie alla stabilizzazione, stiamo pensando a metter su famiglia”.
104 o maternità che accelererebbero quel tanto desiderato trasferimento in Calabria.
Insomma, una bella storia
In fondo anche una ribellione a un sistema malato che da centocinquant’anni attinge al sud per sostenere le fabbriche e gli istituti pubblici del nord.
E tu per reagire che fai? Ti butti malato e gliela metti in quel posto!
Chapeau!