Momenti di tensione negli ospedali calabresi, il sistema sanitario della regione potrebbe essere messo a dura prova da un nuovo sconvolgente virus.

“Isteria improvvisa, turpiloquio, inarrestabile voglia di cucinare, fame nervosa e olezzo di fritto”.

Sono questi alcuni dei sintomi della Sarsa, epidemia che si sta espandendo a macchia d’olio in Calabria.

“I pazienti vengono colpiti da un’irresistibile voglia di pomodoro, con tutto quello che ne deriva. Ovvero dal mettersi a produrre le conserve, al cucinare in modo ossessivo-compulsivo”.

A parlare è un medico specializzato in malattie infettive.

“Bisogna assecondare i pazienti, eseguire gli ordini e senza farsi notare contattare il più vicino centro di Neurodeliri”.

Sono i consigli del Direttore.

La Sarsa può colpire tutti i calabresi, popolo storicamente con pochissimi anticorpi.

Già qui si mangia come gli animali, con la Sarsa il quadro clinico si aggrava ulteriormente”.

“Il consiglio per tutti è di fare conserve a manella, in modo da utilizzarle all’uopo in caso di bisogno”, conclude lo specialista.