Pareggite acuta per le calabresi in Serie B.

Ancora frastornato dalla sconfitta con il Benevento, il Crotone non va oltre l’1-1 contro la diretta concorrente Cittadella. Per i crotonesi l’unica cittadella è Catanzaro, considerato l’amore verso il capoluogo regionale, eppure tanto livore non si tramuta in una vittoria. Illude Marrone, particolarmente autunnale, ma sui titoli di coda arriva il pareggio di “Attenti al” Luppi!

Idem con patate, rigorosamente silane, per il Cosenza che coglie il 7 pareggio stagionale, neanche fosse guidato da Gigi Cagni. Rivierè, omonimo di Macron, sblocca per i padroni di casa, ma poi quella vecchia canaglia di Antonino Ragusa la impatta, forse memore del suo passato alla Reggina. Memore è il nome mio, Ragusa sono io.

Sprofondando in C, si segnala la consueta, roboante vittoria della Reggina che sta ammazzando il campionato in stile “Fuori dal letto nessuna pietà”: 0-3 a Teramo. Apre Reginaldo, prosegue Corazza, chiude Loiacono.

+ 7 sulla Ternana seconda che si mantiene in scia grazie a un pesantissimo successo al Ceravolo di Catanzaro: 1-3 con marcature avviate da “Palumbo mutu…”. Celiento (splendida area della Campania) è autore dell’1-1 giallorosso, ma gli ultimi sei minuti sono terribili perché Martinelli la piazza nella sua porta e Paghera sigla l’1-3 direttamente dal “Libro della giungla”. Sì, era Bagheera, ma la B il Catanzaro può solo sognarla

Poi c’è il caso da specialista bravo, la vittoria della Vibonese per 2-7 sul campo della Sicula Leonzio. Ok, la Sicula è penultima, ma far fare 7 goal alla Vibonese è un numero da dopolavoro della stazione di Pizzo. Scatenato il sanmarinese Berardi con una doppietta. La C ha qualcosa di mistico che trascende ogni logica umana. Per il prossimo turno attendiamo, a questo punto, un goal di E.T..

L’extraterrestre Antenucci cala, in sei mesi, dal pianeta Serie A al Lorenzon di Rende. Tutto troppo facile per essere vero. I cuginetti del Cosenza acchiappano tre fischioni dal Bari e consolidano l’ultima piazza. Ormai è un punto d’orgoglio. O si arriva ultimi o niente.