Whatsapp è letteralmente collassato da stamattina alle 9.

Da quell’ora, infatti, il sistema di messaggistica più famoso del mondo ormai non dà segni di vita.

Un bel problema per chi ormai non può fare a meno di scambiarsi whatsappini con amici e parenti.

“Buongiorno mondo!” “Chi vuole un buon caffè?” “‘Sta settimana mi hai proprio sfondato al fantacalcio!”

E passano così le mattinate, tra un video di una barzelletta sconcia e una gif di un gattino coccoloso che ci offre una rosa di buongiorno.

Peccato che stamattina l’app sta tutta intasata! Non funziona nulla, i messaggi non partono e non arrivano.

Che abbiamo da fare? Si chiede ingenuamente un impiegato pubblico calabrese

Si interroga sul da farsi e volge lo sguardo alla pila di documenti sulla sua scrivania.

È la prima volta negli ultimi 3 anni.

‘Vediamo di sbrigare qualche pratica’, pensa tra sé e sé, e subito un brivido lo percorre lungo il corpo.

Cosa sto diventando?’, si interroga l’uomo.

‘E va beh, dai, ne approfitto per fare un po’ di pulizia’.

Tutti, a volte, abbiamo bisogno di una scusa, una bugia per giustificare a noi stessi un certo comportamento.

“Che dice qua?”, si chiede ad alta voce l’impiegato.

Bonifico per una fornitura di merce del 1 giugno 2009. Ma sì, e facciamogli ‘sto bonifico!”

E così, determina dopo determina, foglio dopo foglio l’ingranaggio riparte.

Riparte quel Comune calabrese.

Si saldano i bonifici, si concedono i nulla osta per spostare una finestra, si concedono le autorizzazioni all’apertura di nuove attività economiche.

Intanto Whatsapp continua a non funzionare e quel dipendente continua a timbrare e firmare.

In due ore, evase tutte le pratiche dal 1997 ad oggi!

Miracolo!!!

Miracolo della tecnologia e della disconnessione!

E blocchiamolo più spesso questo WhatsApp ai dipendenti pubblici calabresi!