“Credevo di aver sbagliato numero“.

Ha dovuto staccare l’orecchio dal cellulare e guardare lo schermo, il 33enne reggino che stamattina ha telefonato agli Ospedali Riuniti.

“Mi ero anche dimenticato il motivo per cui avevo chiamato, sono andato nel panico più totale”.

Non si aspettava assolutamente una risposta a quella chiamata.

“Oltretutto dopo solo sedici squilli“.

Invece, dall’altra parte della cornetta, una voce squillante e reattiva ha detto: ‘Buongiorno, mi dica?!’

Voleva chiedere un’informazione su una prenotazione probabilmente annullata a causa del Coronavirus, ma tra ansia per la situazione sanitaria e spaesamento per la risposta, il giovane ha fatto scena muta.

“Ho dovuto fare mente locale per ricompormi, per fortuna dall’altra parte della cornetta l’operatrice è stata comprensiva ed ha aspettato“.

Una storia a lieto fine, insomma.

Una storia che scalda il cuore, in un momento difficile per la Sanità calabrese.