“Indignazione e sconcerto”, è stata questa la reazione della maestra che per prima ha aperto il libro di italiano destinato ai bambini delle scuole elementari calabresi.

Siamo a Gioia Tauro, una delle tante zone della Calabria dove è più forte l’influenza del dialetto.

Ed è per questo che gli autori del manuale hanno pensato bene di rappresentare un bambino calabrese che, tra i suoi buoni propositi, ha l’obiettivo di imparare bene l’italiano.

St’annu vogghiu ‘mparari u ‘talianu!”

Un’ambizione legittima, che però ha scatenato un vero e proprio putiferio.

“È una vignetta razzista, ‘cca parramu perfettamenti l’italiano”, rilancia la prof.

Mentre il dibattito, e le polemiche, in rete montano.