È un Sanremo diverso, questo.

Giocoforza il Covid ha condizionato quest’edizione del Festival della canzone più amato (e odiato) d’Italia.

Distanziamento sociale, mascherine, tamponi per i concorrenti e…zero pubblico in sala.

È un Ariston deserto quello che accoglie i cantanti in gara, un teatro che sembra ospitare le prove della kermesse più che la prima serata.

Ma a spezzare il clima di angoscia, ci pensa il solito mattatore tuttofare: il Fiorello nazionale.

Sembra di stare in Calabria!” interviene caustico dal fondo sala Rosario.

Eh già tutti quei posti liberi in platea, potrebbe sapere benissimo un teatro calabrese.

Come dargli torto?!

Ma adesso bando alle battute e alle polemiche, e spazio alle canzoni e ai cantanti in gara, sperando in qualche super ospite calabrese che ci faccia per un attimo dimenticare i nostri problemi.