Ci sarebbe una differenza di vedute sull’utilizzo del plasma per curare i pazienti affetti da Coronavirus, alla base della rissa che ha animato il primo sabato sera di movida calabrese dopo il lockdown.

Nessuna futile motivazione e nessuno sguardo di troppo, dunque, come motivazione della scazzottata, anzi.

Sarebbe stata una discussione su temi scientifici a degenerare fino alla rissa.

Giovani ansiosi di dire la propria sulla situazione sanitaria che il nostro paese sta vivendo.

Biologi e medici che si sono scontrati sulla reale efficacia della terapia che tanti proseliti sta avendo negli ultimi tempi.

Plasma sì, plasma no.

Una diatriba tra menti illuminate, insomma, tra giovani e appassionati scienziati che hanno a cuore le sorti dell’Italia.

Passione che spesso degenera in eccessi di foga, come quello di sabato sera.

E ben vengano queste discussioni accese, come avveniva nella Parigi del secolo scorso o nella Londra Vittoriana.

Perché certe risse altro non sono che il sintomo di un fermento culturale difficile da sopire.