Una notizia che fa raggelare il sangue nelle vene, è quella che arriva stamattina dagli ospedali Riuniti di Reggio Calabria.

Una storia che facciamo fatica a raccontare e ancora più fatica a credere.

Sì, perché sembrerebbe – e il condizionale in questo caso è d’obbligo – che un paziente sia riuscito a farsi ricoverare e operare in pochissimi giorni pur senza conoscere nessuno.

Avete capito bene.

Comprendiamo la vostra reazione, che è stata anche la nostra.Pagina

Si tratterebbe di un settantenne locale che, seppur senza parenti impiegati all’ospedale e senza dover fare il classico giro di chiamate di conoscenti e amici, è riuscito a farsi curare nei tempi previsti dai protocolli sanitari.

Una storia che ha dell’incredibile, in una struttura che rappresenta la quintessenza della Sanità calabrese.

Un sistema in cui la vera assicurazione sanitaria è rappresentata da avere un parente o caro amico che lavora in ospedale.

Perché altrimenti… beh altrimenti ci si vede scavallati da altri pazienti, non seguiti sufficientemente e con attenzione, in parole povere: abbandonati a sé stessi.

Invece l’anziano, pur senza conoscere nessuno, è riuscito a farsi prima visitare e dopo ricoverare e operare in soli tre giorni.

Una storia incredibile su cui probabilmente verrà aperta un’indagine interna.