Non smette di suscitare polemiche, e in molti casi ilarità, la decisione del sindaco di Reggio Calabria di bloccare l’installazione delle antenne 5G su tutto il territorio comunale.

Una decisione dettata dalla presunta pericolosità delle onde elettromagnetiche, ma anche – secondo i più maligni – dal tentativo di accaparrarsi i voti della destra e dei vivaci attivisti anti-tutto.

Siamo in periodo di campagna elettorale – a settembre si voterà per rinnovare il Consiglio Comunale – e d’ora in avanti tutte le decisioni avranno un maggiore peso politico.

Dunque, dopo le proteste dei cittadini indignati e il tam tam in rete, ecco la decisione di Falcomatà: stop al 5G fino a che nuovi studi non tranquillizzeranno la popolazione.

Non si riesce a mettere il punto sulla questione che, dopo poche ore, arriva un’altra importante decisione da Palazzo San Giorgio.

Stop anche all’acqua nelle case che fa venire la ruggine e agli aerei che diffondono le scie chimiche.

Sì, avete capito bene: le famose scie KIMIKEEE!!1! Diffondi se sei indinniato.

Si capiscono adesso molte cose, non ultimo il depotenziamento dell’aeroporto cittadino.

L’assenza di voli garantirebbe, infatti, un’aria più salubre e non irrorata dalle condense chimiche rilasciate appositamente dai poteri forti per controllarci e ammansirci.

Un altro passo verso il Medioevo, insomma, in una regione che in effetti ha tutte le possibilità, e la forza economica, per dire no a tutto, a prescindere.

D’altra parte la nostra florida economia ce lo consente…