La potenza dei social network.
Si potrebbe intitolare così questa storia, la storia di un post di promozione turistica diventato in breve tempo virale.
Prima di andare a Sharm el-Sheikh dovreste visitare la Calabria. E giù una carrellata di foto, più o meno riuscite, in cui si esaltano le bellezze naturali della nostra regione.
Tra orgoglio calabrese e paragoni al limite del ridicolo – figli di quel senso di inferiorità dal quale non riusciamo ad affrancarci – il post in questione è diventato super ‘likato’ e condiviso.
Non ce ne frega niente che voi cerchiate i fondali del Mar Rosso o la vita notturna di Mykonos, DOVETE visitare la Calabria.
E così tra il serio e il faceto, tra l’invito e la minaccia velata, succede che un aereo con destinazione Il Cairo è stato costretto a fermarsi a Lamezia.
Atterraggio di emergenza con lo scopo di scoprire le bellezze della Calabria.
Dal consiglio di viaggio all’imposizione forzata il passo è breve.
Prima visitate la Calabria e poi andatevene dove vi pare.
Uno bello spot per la nostra regione, quello di prendersela con i turisti, rei di non comprendere le bellezze calabresi.
E dunque ora vi fate un giro di vostra spontanea volontà e poi andate a Sharm o a Santorini.
Avanti così.
Dalla psicologia inversa del ‘Non venite in Calabria’ al ‘Venite per forza e se non venite siete scemi voi’.