Mantiene il suo invidiabile ruolino di marcia il Crotone targato Giovanni Stroppa. Altra sconfitta (7 su 9 gare), questa volta contro il coriaceo Bologna di Mihajlovic. Gara tutto sommato equilibrata, decisa però dalla solita amnesia della difesa pitagorica che porta al rocambolesco gollonzo di Roberto Soriano, l’italo-tedesco che fa della discontinuità un vanto.

1-0 per i felsinei e Crotone sempre più in mezzo al calvario. Nel prossimo turno c’è un avversario facile: il Napoli del coriglianese “Ringhio” Gattuso.

Si scende in B, ma la musica non cambia.

Il Cosenza perde in casa contro la capolista Salernitana e si fa punire dall’ex, amatissimo, Gennaro Tutino. Il bomber dei goal impossibili (che ancora ricordano al “Marulla”) gela i rossoblù a inizio ripresa e fa volare gli uomini di Castori ( che, ricordiamo sempre, in genere sgranocchia Tronky).

Male anche la Reggina che mette a referto la quarta sconfitta consecutiva, questa volta a opera del Monza. I brianzoli conquistano i 3 punti grazie a un colpo di testa di Mota Carvalho che dichiara di non essere parente di Motta San Giovanni. Per gli amaranto ritiro punitivo al Sant’Agata e tanto su cui riflettere.

In Serie C, un timido Catanzaro si fa superare dal Bari dei tanti ex, su tutti Mattia Maita, giocatore di qualità troppo spesso criticato dalle parti del Ceravolo. La decide Mirco Antenucci, punta che, come si sa, non c’entra niente con la C. Per i giallorossi il rammarico di non aver mai davvero provato a impensierire Frattali e compagni.

Chiudiamo con la gagliarda prova della Vibonese che passa addirittura in vantaggio contro la schiacciasassi Ternana, ma viene beffata nel finale da Vantaggiato. 2-3 per gli umbri e la sensazione che, già a novembre, per il primo posto del girone non ci sia più storia.