Una storia bella.

Una storia di quelle che scaldano il cuore e ci fanno continuare a credere nell’uomo e nelle sue potenzialità.

Un uomo, un anziano signore, che al posto di godersi la pensione, giocare al lotto e corteggiare le badanti degli amici, decide di tornare sui libri.

Per meglio dire ‘di mettersi’ sui libri.

“Ai miei tempi queste opportunità non c’erano“, racconta Paolo.

L’arzillo signore che ha deciso di iscriversi a scuola alla veneranda età di 85 anni, per ottenere quel tanto agognato diploma.

“Prima non potevo perché lavoravo come ingegnere alla Regione Calabria e non avevo tempo per mettermi a studiare”.

Una storia di sacrifici, quella del signor Paolo.

Prima il posto pubblico ottenuto grazie al pacchetto di voti dirottato da suo padre ad un allora Consigliere regionale della Democrazia Cristiana, poi anni e anni di concorsi interni pilotati e incarichi in deroga ai regolamenti per ottenere infine la meritata nomina.

Ingegnere.

Una famiglia numerosa la sua, centinaia di voti che ad ogni tornata elettorale lo facevano salire di livello.

E poi, infine, quel pallino: prendersi finalmente il diploma una volta in pensione.

“Un sogno forse banale”, si schernisce Paolo, “ma che mi fa sentire ancora vivo“.

E a noi non resta che fare gli auguri all’ex ingegnere, non prima di esserci fatti indicare tutti i ponti e i viadotti di cui lui era direttore dei lavori.

Che magari la prossima volta eviteremo magari di attraversarli. Faremo il giro largo, che non si sa mai…