Storie che scaldano la fase 2 italiana di lotta alla pandemia.

Storie che arrivano dalla Calabria, terra di famiglie infinite e di parentele piovra che assorbono le energie di tutti gli imparentati in un continuo gioco di alleanze, scontri e pettegolezzi.

Succede così che in tempi di Coronavirus si assista a degli incontri storici, tregue dettate dalla particolarità del momento e…dalla voglia di uscire di casa.

Già perché in una fase 2 caratterizzata dalla possibilità di visitare i congiunti, capita che improvvisamente si seppelliscano asce di guerra e vecchi rancori.

È il caso di due cognati di Briatico, in cattivi rapporti da tempo immemore per vecchie ruggini nate durante una tombolata di famiglia, che per uscire di casa hanno deciso di incontrarsi.

Un incontro probabilmente muto, ma comunque un primo riavvicinamento.

Intanto, con la scusa, si prende un po’ d’aria.

Dal non parlarsi al fare 15 chilometri per un saluto a un metro e mezzo, piccoli miracoli del Covid.

Del tempo in cui, improvvisamente i parenti non ti stanno più sulle scatole.