“Ma quindi scendi quest’anno per Natale?”

Mai anno fu più difficile per rispondere a questa domanda.

Eterno dubbio, e rimorso, di ogni fuorisede, anche tornare a casa per le festività diventa un vero e proprio problema in questo 2020.

Più gli anni passano, più la voglia di rimanere in Capitale anche durante il Natale aumenta.

C’è chi si fidanza, chi si sposa con non calabresi (peccato mortale!), chi fa figli, chi semplicemente si stressa solo al pensiero; e chi all’opposto – anche se ha 60 anni, di cui 40 trascorsi in Capitale – rientra in Calabria costi quel che costi.

Queste due scuole di pensiero si sono scontrate oggi pomeriggio a Piazza Bologna a Roma.

Una visione diversa del rientro a casa, esacerbata dall’incertezza dovuta ai vari DPCM, e scatta facile la rissa.

Centinaia di persone a darsele di santa ragione al grido di “Io in Calabria ci torno ad ogni costo”.

“Mammone di m***! Torna da mammina!”

“Ma smettila, nemico della Calabria. Romanu  ‘rrinisciutu. Statti a Roma!”

“No, invece fai bene tu che ogni ponte torni a casa. Ma fatti una vita!”

“‘Ndi ‘mbivisti acqua i puzzu!”

E via con insulti e schiaffoni.

C’è nervosismo nell’aria.

Tampone sì, tampone no, quarantena boh.

E tra accuse di ‘mpestare la Calabria, di non saper rinunciare al ritorno a casa da veri mammoni, la rissa è stata dispersa solo dopo l’arrivo delle forze dell’ordine.

Tutti a casa a leccarsi le ferite del corpo, ma, specialmente, dell’anima.

Perché non c’è un vincitore.

Non c’è aver torto o ragione.

E qualsiasi decisione prenderai, ci sarà sempre una parte di te che avrebbe voluto fare il contrario.

Eterno dubbio di ogni fuorisede se tornare a casa per Natale.

E voi, di che team siete?