“I piatti? Non esiste che li lavi oggi che è la tua festa! Lasciali pure nel lavandino, li fai domani”.

Arriva da Roseto Capo Spulico, paese in provincia di Cosenza, la storia che riscalda la Festa della donna calabrese.

Un gesto, una concessione da parte di un marito alla moglie che commuove anche i cuori più duri.

Quelle faccende domestiche in cui la donna è completamente immersa per 364 giorni l’anno.

E il marito? Calabresazzo vecchio stile, dopo mangiato non porta neanche i piatti sporchi nel lavello.

E dopo dieci minuti a pretendere che sia tutto pulito: “Che iniziano le partite, vengono i miei amici e c’è puzza di fritto”.

Ma oggi, 8 marzo, oggi no, non è così.

I piatti? Lasciali nel lavandino che li fai domani con calma.

Oggi è la tua festa e non esiste che ti metti a pulire.

Per una giornata non succede niente.

Viva la Festa delle donne!

E lunga vita a questi ultimi uomini romantici e compassionevoli.