Buone notizie per l’economia calabrese.

Dopo i bui mesi del lockdown finalmente a luglio si intravedono dei bagliori di ripresa.

Sì, perché il comparto agroalimentare della nostra regione riparte alla grande con uno dei suoi  prodotti più rappresentativi: la conserva di pomodoro.

Presente in tutte le dispense calabresi, la salsa fatta in casa viene prodotta in quantità industriali.

Tanto da rientrare nelle rilevazioni economiche dell’Istat.

Considerando anche i dati della sua esportazione. Le  bottiglie di conserva sono destinate, infatti, anche al mercato extra-regionale:  Lombardia, Lazio, Emilia e Piemonte.

Ovunque ci sia un fuorisede calabrese.

Secondo l’Istat, nel mese di luglio, nella produzione della conserva è impiegato il 72% della forza lavoro calabrese.

Donne e uomini che provvedono all’autosufficienza alimentare della nostra regione.

Produzioni industriali da far invidia ai colossi dell’agroalimentare.

Catene di montaggio che fanno impallidire la Ford.

Ed eccola la Calabra che lavora e che riparte.

Imprese familiari che sono la spina dorsale del nostro tessuto industriale.

Viva la pappa col pomodoro, lunga vita all’antica ricetta calabrese con le sue bacinelle e i boccacci di vetro messi a bollire sul fuoco.

Dentro quel fustone in metallo alimentato a mano dalla brace.

Viva la Calabria che produce!