“La Calabria soffre della mancanza di città iconiche come Roma e Venezia”, si esprimeva così fino a qualche giorno fa il sito della easyJet nella scheda informativa sull’aeroporto di Lamezia.
Una dichiarazione che in mezzo a tutte le altre, tra “regione di mafia e terremoti” e “case costruite su cime”, poteva anche essere condivisibile.
In Calabria, in effetti, non ci sono quelle città rappresentative – come Palermo, Bari, Catania – che, anche al sud, godono di una certa fama internazionale.
Tutto vero tutto giusto, fino alla scoperta di Pellaro.
“Non avevo visto Pellaro, chiedo scusa a tutti”.
E il Ceo di Easyjet in persona a rilasciare questa dichiarazione.
“Ci siamo affidati a un’agenzia esterna che evidentemente non ha visto la Calabria neanche in cartolina”.
Invece.
“Invece: Germaneto, Malochio, San Martino di Taurianova, Alessandria del Carretto, Terranova Sappo Minulio, Pellaro, Pietra Pennata, Coccorino, Straorino. La Calabria è piena di città iconiche”.
In effetti è difficile resistere al fascino di paesi cosmopoliti come Pellaro e Coccorino.
Ma meglio tardi, che mai.