Non smette di suscitare indifferenza generale la notizia che un fuorisede calabrese si è rifiutato di sottoporsi al tampone per il Coronavirus.

Arrivato in treno da Milano, il giovane ha dichiarato:“Stasera sono già in via Marina a ballare coi miei amici”.

Alla domanda se si fosse sottoposto a test sierologico il ragazzo ha prontamente ribattuto: “Test senologico? E chi sugnu ‘na fimmina?!”

Niente tampone all’arrivo, dunque, e niente controlli prima di partire.

E, ovviamente, quarantena neanche a parlarne una volta in Calabria.

Nessuna reazione da parte della società (in)civile e neppure da parte di amici e familiari, i quali soltanto ieri si erano scagliati contro l’arrivo dei migranti.

“Stasera ti do una bella baciata quando arrivi e poi ce ne andiamo ai lidi”, ha proposto un cugino.

E insomma, anche stavolta molti calabresi dimostrano di avere due pesi e due misure.