Sì, è “TUTTO VERO“, come recitava la storica prima pagina della Gazzetta dello Sport dopo la vittoria del Mondiale 2006.

Il Ponte sullo Stretto è realtà, grazie allo sforzo congiunto delle istituzioni e della giapponese Sukedil, leader mondiale nella costruzione di ponti campati in aria.

Dopo un’attesa pluridecennale, l’iter è stato sbloccato nel tempo di un respiro e in sole 48 ore è stato realizzato l’intero ponte che, adesso, collega stabilmente la Calabria con la Sicilia.

La Trinacria non è più un’isola, con buona pace di Roy Paci!

Il ponte, sospeso a un’unica campata in aria, è lungo oltre 3km e ospita 78 corsie per il traffico stradale, 10 binari per l’Alta Velocità tra Serra San Bruno e Milazzo e 52 punti “degustazione-arancini/e” ( a seconda delle origini, altrimenti se la sentono).

La struttura è sostenuta da due piloni alti 972 metri per stare davvero “Tre metri sopra il cielo“.

L’opera è già aperta al transito di auto e moto rubate, trenini di Capodanno e bici con cambio Shimano. L’inaugurazione è stata posticipata ai mesi successivi, così come la fase di collaudo.

OVVIAMENTE È UN PESCE D’APRILE, MA È MEGLIO CHIARIRLO. Anche perché qualcuno che ci crede c’è sempre, come nei periodi elettorali.