Di reazioni avverse al vaccino ce ne sono tante, alcune transitorie, altre fastidiose, pochissime molto gravi.

D’altronde è insito in ogni trattamento farmacologico: gli effetti indesiderati ci sono, eccome, anche in un’aspirina.

A leggere i bugiardini delle pillole di uso comune, ci sarebbe da cestinare tutta la confezione e ricoverarsi un via precauzionale.

Non bisogna dunque essere allarmisti, ma nemmeno all’opposto troppo superficiali.

È anche vero, infatti, che questi temuti effetti indesiderati qualche volta – purtroppo – si concretizzano.

Come nel caso del dipendente pubblico calabrese che, una volta vaccinatosi con Astrazeneca, ha improvvisamente iniziato a lavorare.

Una reazione avversa che si concretizza, lo dicevamo.

Una brutta esperienza che ha visto l’uomo immerso in decine di pratiche e addirittura qualche iniziativa personale.

“Si è presentato in ufficio e ha iniziato a lavorare tutte le cartelle pregresse. Ha sbrigato le pratiche che solitamente faceva in tre mesi, in mezza giornata. Ha addirittura proposto una modifica al sistema di protocollo interno e un’ottimizzazione degli archivi”.

Raccontano sconvolti i colleghi.

Un effetto indesiderato alquanto spiacevole, insomma.

Che, speriamo per lui, sia solo transitorio.