È allarme-contagio in Calabria, centinaia le persone che invocano la “Culonna” colpite dal nuovo virus. L’OMS:”In Calabria è un’abitudine diffusa nel parlato, utilizzata per eludere la bestemmia. Sarà difficilissimo sradicare il virus.

Alzi la mano il calabrese che non abbia mai detto “Mannaja o aja la Culonna ‘e Capocolonna!

Un mood, una scuola di pensiero più che un improperio.

Ecco, sarebbe partito da un caso 0, un sessantenne di Torre Melissa, lo sconvolgente virus che sta funestando l’intera regione.

È bastato il consueto insulto alla colonna per contagiare 10 compari e poi altri 10, in un effetto domino che sembra impossibile da arrestare.

Adesso si parla di “Culonnavirus”, ma in molti già sapevano dei potenziali effetti devastanti di un fenomeno che va compreso sino in fondo.

“O cambieranno le abitudini quando uno vede la multa sul parabrezza, un conto troppo salato al ristorante, il segnale TV che salta, lo scarico del WC rotto, solo per fare qualche esempio,oppure prepariamoci a una pandemia!”, non usa giri di parole Mauro Ignaro, Direttore dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive di Strongoli.

“Abbiamo bisogno dell’impegno e dell’attenzione di tutti i calabresi – prosegue Ignaro – Devono essere attuate tutte le precauzioni del caso per evitare che il Culonnavirus ci estingua.”