“Quando guardi dentro l’abisso, anche l’abisso guarda dentro di te”.

Si potrebbe sintetizzare con questo famoso aforisma di Freud la situazione che ha vissuto un elettore di Crotone.

“Fammi un po’ andare a vedere i curricula dei candidati al Comune”.

Una decisione infausta per il giovane.

Ed eccolo l’abisso che si spalanca davanti ai suoi occhi e alla sua mente.

Il vuoto cosmico tra titoli di licenza media ed esperienze professionali quasi assenti.

Il risultato di tanto degrado intellettuale?

L’uomo, dopo una breve consultazione dei curricula dei candidati, ha perso l’uso della parola.

Un mutismo che è stata la reazione naturale della sua mente davanti a tanta ignoranza.

Ma i danni per l’uomo non sono finiti qui, perché proseguendo nella consultazione si è reso conto ben presto di non riuscire più a comprendere il testo.

Perdita della capacità di leggere e scrivere.

Poi il suono del citofono: ritiro della laurea e del diploma.

L’elettore, distrutto dall’esperienza, ha quindi desistito dall’impresa, decidendo che – in fin dei conti – era meglio votare il cugino.