Il caso Cotticelli-Piano Covid calabrese si arricchisce di una nuova, agghiacciante, pagina.

Dopo il servizio shock di Titolo Quinto e le conseguenti dimissioni, il generale non ci sta a fare la parte della vittima sacrificale e chiede e ottiene una contro-intervista a Massimo Giletti.

Così, nel programma di punta della serata di La7, l’ex commissario alla Sanità calabrese ha modo di raccontare la sua versione dei fatti.

Tutto legittimo, e forse necessario, se non fosse per le giustificazioni addotte.

“Non mi riconosco, non so cosa mi sia successo, sto cercando di capire con un medico”, esordisce così – in prima serata e in diretta nazionale – il generale.

Ed è subito pane per i denti del conduttore e degli invitati in studio.

Una scusa infantile che dà subito sfogo a frustrazioni, ilarità e meme di ogni sorta.

Ma quale sarebbero le cause di questo improvviso malore? Di questa disconnessione dallo spazio-tempo?

La droga? Come sospetta Myrta Merlino.

O una causa neurologica?

Niente di tutto questo: sono le conseguenze di una frittolata cui il generale ha partecipato prima dell’intervista shock.

Con tutto il sangue del corpo a fare il suo lavoro digestivo, chiaramente la mente risulta annebbiata.

Ecco chiarito, dunque, il motivo di quei vuoti di memoria e di tutta quella approssimazione.

Non mangiate pesante prima di farvi intervistare, è una buona raccomandazione.

Ma soprattutto non andate a frittolate o pranzi calabresi di sorta.

Fatale fu il maiale!

D’altra parte siamo in Calabria e può capitare.