Date una pasta al forno a quell’uomo”, è con queste parole che l’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha commentato la foto dei due scrutatori calabresi costretti a rimanere al seggio la domenica a pranzo.

Gli altri colleghi sono andati a mangiare a casa e il turno dalle 13 alle 14 è spettato a loro.

Al seggio non c’è nessuno – chi va a votare a ora di pranzo in Calabria? (chi va a votare in generale in Calabria?) – ma loro sono costretti a presidiare.

E subito dopo la dichiarazione di Obama, da sempre sensibile alle tematiche umanitarie, è partita la gara di solidarietà dei calabresi.

Amici e parenti si sono attivati per garantire a questi giovani eroi un pranzo degno di una domenica calabrese.

Lentamente sui banchi della scuola dove è allestito il seggio sono arrivate polpette e paste al forno in quantità, un autentico catering da matrimonio in grande stile.

“Non sono le cose cucinate da mamma, ma ci accontentiamo”, hanno dichiarato i due indefessi servitori dello Stato.

Prima di chiudersi la porta della sezione alle spalle.

Tornate più tardi a votare. Ora scusateci, ma dobbiamo pranzare