“Ve lo giuro, marescià, è amuchina freschissima fatta stamattina!”

Ci sarebbe l’alibi del coronavirus dietro una delle più grandi battute di pesca di bianchetto che si siano mai viste in Eurasia.

L’autore del misfatto è Saverio Cagni, pescatore amatoriale di Isola Capo Rizzuto con il vizio della chimica.

Un novello Walter White che avrebbe montato un laboratorio di chimica vicino casa con la scusa di voler aiutare la comunità a produrre amuchina.

La sostanza bianca, contenuta nelle vasche ritrovate a casa di Cagni, altro non sarebbe che bianchetto pescato di notte con quell’ebbrezza unica che solo l’illegalità calabrese sa regalare.

Le forze dell’ordine lo avrebbero sorpreso con le mani “nell’amuchina”. Una volta estratte, l’odore emanato non sarebbe stato però quello della celebre soluzione disinfettante.

“Vi giuro è amuchina, cu chissa si fanno i miliardi!“, queste le ultime parole di Cagni prima di essere accompagnato  a puntate nel culo al comando.