Succede che entri all’ospedale sano e ne esci malato.

È un rischio, seppur minimo, per chi va ad effettuare una visita in tempi di Coronavirus; è un rischio per chi decide di ricoverarsi in Calabria.

Colpa di edifici fatiscenti e protocolli di sicurezza  non proprio rispettati.

Letti nelle corsie, impianti di areazione non a norma e condizioni igieniche precarie fanno degli ospedali calabresi delle vere e proprie strutture sanitarie da incubo.

Succede, quindi, che un paziente ricoverato per un sospetto caso di Coronavirus, risulti negativo al test, ma nel frattempo contragga in reparto altre 20 infezioni.

Fortunato l’uomo ad essere risultato negativo al Covid, peccato si sia preso il resto.

D’altra parte bisogna osservare come non ci si attivi e non ci si indigni mai per le giuste questioni, ad esempio la condizione in cui versa la Sanità nella nostra regione.

Dove – prima dell’estate – erano stati promessi centinaia di nuovi posti in terapia intensiva, impegno ovviamente non rispettato.

Ospedali dove anche il Coronavirus ha paura ad entrare, tanto è lo strapotere degli altri virus, funghi e batteri.