Continuano le iniziative contro il caro energia promosse dai ristoratori italiani.
Sono tantissimi, infatti, gli esercizi commerciali che, per giustificare l’aumento dei prezzi, stanno esponendo sui social e nelle vetrine le bollette dell’elettricità.
Una situazione ormai divenuta insostenibile, con importi che sono lievitati fino al 3000%.
Aumenti che hanno spinto molti commercianti a inserire nello scontrino una voce specifica dedicata all’energia.
Ma dalla Calabria c’è chi si è spinto oltre, inserendo tra le voci anche il costo del… pizzo.
Già, perché anche quello per moltissimi è una voce passiva fissa, al pari delle bollette e del canone di affitto.
Con la scusa della luce e del gas, si scoperchia un vaso di pandora, insomma.
E a pagare è sempre il cittadino.