Pifizer, Astrazefira, Jonso e Jonso e chi più ne ha più ne metta.

Sono tutte le storpiature date ai nomi dei vaccini dalle nonne e dai nonni calabresi.

Perché se prima c’era Efferalganni e Voltarenni, ora c’è Astrazefira.

Dato il farmaco, ecco pronta la sua versione Made in Calabria.

Nessun problema se lo si dice al proprio medico di base per farselo prescrivere o al nipote prima di mandarlo in farmacia, altro è se si tratta di trascriverlo su un atto ufficiale.

E così una comare calabrese ha rischiato di essere arrestata per un’evidente falsificazione del certificato vaccinale.

Già, perché l’irreprensibile signora ha pensato bene di trascrivere il nome del vaccino senza documentarsi prima.

‘Astrazefira’, pensava si chiamasse così.

E come lo pronunciato lo ha scritto.

Peccato che il nome è saltato subito all’occhio dell’agente che stava controllando i certificati, ed ecco che per la signora è scattata la denuncia.