“Sono arrivato a Melito e non ho trovato niente, niente. Là dove ci doveva essere la stazione, non c’era nulla. Neppure i binari, eravamo in un buco nero. Mi sembrava di volare!”

È ancora sotto shock Antonio Collamano, macchinista ferroviario ad un passo dalla pensione.

“In quarant’anni di lavoro non ho mai visto niente di simile, niente”.

Si porta le mani al volto, l’anziano autista, non piange, ma non riesce a togliersi dalla mente quell’immagine di vuoto totale.

“Avevamo da poco superato Marina di San Lorenzo, eravamo in perfetto orario, se non in anticipo. Ci avviciniamo, ci avviciniamo e non vedevo nulla all’orizzonte. Ho strizzato gli occhi e mi sono passato una salvietta sulla fronte: sapete… l’età! Ultimamente sto anche dormendo poco per via di un’infiammazione alle vie urinarie. Comunque, ci avviciniamo e niente ancora. Vado avanti e ‘ma qui ci doveva essere la stazione’, mi dico. Zero, zero totale, niente. Vuoto, tutto raso al suolo, tutto bianco, il nulla assoluto”.

Nessun vuoto di memoria, nessun attacco schizofrenico, quello cui ha assistito Antonio non è stata una forma di sogno lucido. Arrivato in orario alla guida del suo regionale alla stazione di Melito Porto Salvo, per davvero non ha trovato la stazione.

A spiegarlo sono direttamente i ricercatori del Cern di Ginevra: “Quello cui ha assistito il macchinista è un vero e proprio varco spazio-temporale che si verifica quando si invertono due eventi solitamente consequenziali. In questo caso un treno che arriva prima del tempo o in orario in stazione”.

Un fenomeno eccezionale, ma scientificamente spiegabile, insomma.

Niente di mistico o di soprannaturale, un avvenimento di per sé rarissimo che in Calabria si verifica uno o due volte l’anno. Ovvero le volte che un treno arriva in anticipo in stazione.

“Non lo farò mai più, la prossima volta accumulo il solito ritardo di sette otto minuti di stazione in stazione o sennò mi fermo senza motivo in mezzo ai binari a far passare il tempo. Scendo e mi fumo una sigaretta”, sentenzia Antonio.

Che ad essere di nuovo protagonista di questo miracolo non ci tiene proprio…