Isolato da venti giorni in un container fermo al porto di Gioia Tauro. Un uomo solo, in mezzo alle banane.

È la triste storia di Tonino Pruppetta, “capo giovane” della ‘ndrangheta recatosi al porto per ritirare, l’11 marzo scorso, centinaia di panetti di cocaina nascosti tra le banane in un container proveniente dal Brasile.

Nemmeno il tempo di tirare fuori tutti i panetti che zac! Dpcm, ordinanze restrittive e il porto bello e chiuso e davvero vigilato! Il giovane sarebbe quindi stato costretto a rientrare nel container per non essere scoperto.

“Aiuto! Vivo da 20 giorni tra le banane!”, questo il disperato appello fatto recapitare attraverso un gabbiano del luogo.

L’uomo, dalla fronte già prominente e affacciata su splendide sopracciglia unite, starebbe diventando gradualmente una scimmia. Si ipotizza che possa essere già regredito allo stadio di australopiteco.

In attesa che la quarantena si concluda, i compagni della ‘ndrina stanno preparando un bel Continental in giardino per farlo divertire quando rientrerà nel covo.