“All good things come to an end”, cantava Nelly Furtado qualche anno fa.

Erani gli Anni Zero del Duemila, e questa cosa fa specie visto che siamo appena entrati negli anni Venti, ma aveva effettivamente ragione.

Tutte le cose belle arrivano alla fine.

I grandi amori, le vittorie sportive, le vacanze di Natale e le associate mangiate.

Capita, però, che ci siano dei temerari, degli eroi che si ribellano.

Il 2 gennaio può mai capitare di giovedì e costringerti a rientrare per due giorni al lavoro? Vale veramente la pena?

E quel senso di malessere che avvertivi ieri sera? Non è forse un sintomo di una qualche febbriciattola da curare nell’immediato prima che degeneri?

Ed è così un po’ per precauzione, un po’ per opportunità, che oggi migliaia di eroi calabresi si sono buttati in malattia al lavoro.

Ma si può tornare in ufficio di giovedì? Fare due giorni e poi di nuovo in vacanza?

Sono cose che ti sballottolano la vita e ti portano all’esaurimento.

Quindi oggi, 2 gennaio, ancora tutti a casa. Poco importa se per qualche ora sei ridotto ai domiciliari  per la paura del medico fiscale.

E poco importa se esordisci nel nuovo anno già con un pallino rosso sul cartellino.

Bisogna recuperare la prima malattia annuale del post Epifania che quest’anno cade di lunedì.

Perché se parlate assai in ufficio torniamo non prima del 18!

Febbraio, chiaramente…