Non poteva credere letteralmente ai propri occhi il cliente di un ristorante di Sant’Eufemia di Aspromonte quando, sistemando sul piatto i funghetti appena ordinati, ha iniziato ad intravedere delle banconote.

Cinquantamila, centomila, cinquecentomila lire, tutti impilati uno dietro l’altro. Ogni mazzetto confezionato sottovuoto e diviso per taglio, un lavoro da esperti.

È la sorpresa che è capitata a Matteo Polantuono, 53enne reggino da tempo residente in Brianza. Era nel cuore dell’Aspromonte per una rimpatriata con gli ex compagni di liceo, aveva appena sistemato sul tavolo l’antipasto misto di affettati e sottolii quando a un certo punto ha notato qualcosa.

“Avevo ordinato l’antipasto della casa: capocolli, ricottine, melanzane e funghi sottolio. Ho preso la forchetta e ho iniziato a sistemare le porzioni sul piatto, c’era questa montagnola di funghi bella abbondante e volevo come dire pareggiarla. Tolgo un funghetto, poi un altro e un altro ancora, finché scorgo qualcosa di colorato sotto. Sembravano figurine o fotografie e invece…”

Invece erano delle vecchie banconote da cinquantamila lire. E sotto ancora altri mazzetti, da centomila e addirittura da cinquecentomila lire.

“Non potevo credere ai miei occhi, quasi non mi ricordavo più come fossero fatte. Le cinquantamila rosse, le centomila marroni, le cinquecentomila le avevo praticamente rimosse!”

Ma come sono finiti lì tutti quei soldi?

A spiegarcelo è Marcello Fratapanni, oste del ristorante.

“Questa era una zona molto ‘attiva’ durante gli anni dei rapimenti, negli anni Ottanta e Novanta a Sant’Eufemia giravano parecchi soldi…nascosti. Erano i riscatti dei rapimenti, denaro che arrivava di nascosto e scompariva velocemente. C’era chi lo sotterrava, chi lo murava nelle pareti e chi, evidentemente, lo metteva sottolio!”

Già perché la somma parrebbe verosimilmente appartenere a parte del riscatto di un sequestro di persona sapientemente occultata e poi dimenticata dai rapitori.

“È successo in anni passati di ritrovare mazzi di banconote in terreni agricoli o mettendo in sicurezza un pozzo, ma di soldi dentro i funghi sottolio è nuova anche per me!”

Una sorpresa senza lieto fine però per il cliente, in base ad una circolare ministeriale il tempo per cambiare le lire in euro è infatti scaduto da qualche anno.

Un ritrovamento da circa 300mila euro che però vale praticamente zero.

“Le terrò per collezione e come ricordo di questa giornata particolare” conclude serafico Matteo.