Brutta avventura per un trentenne di Montepaone, miracolosamente scampato al pubblico ludibrio dopo un episodio che ha dell’increscioso.

Giammario (nome di fantasia per ovvie ragioni) si ritrovava al bar della piazzetta con gli amici di sempre dopo un anno trascorso, senza particolari sconvolgimenti, a Milano.

I ragazzi, tutti fuorisede rientrati in Calabria per l’estate, avviavano una gustosa conversazione sui rispettivi successi accademici e professionali.

“Io ho concluso i miei due dottorati a Cambridge”

“Io ho vinto il concorso per la Segreteria Generale delle Nazioni Unite”

“Io sono CEO della Coca Cola da un paio di mesi” 

E poi all’unisono: “E tu, Giammà?”

Un secondo di gelo, tante le aspettative riposte nella pronta replica del ragazzo, poi la tragedia:”Eu non fici ‘nu cazzu.

Allibiti, i solidali provavano a ingiungere:”Ma come, tu non stai a Milano?”

“Eh…Ma non sono riuscito a fare una beata ceppa, oltre a vedere qualche partita del Milan. Vabbò, jivi pure al concerto dei Muse”.

Sonore risate di irrisione avevano iniziato a travolgere il trentenne, quando provvidenzialmente giungeva nel locale un noto personaggio della costa detto Sasà che, dopo aver ascoltato le sincere affermazioni di Giammario, insinuava:”Ma almeno futtisti?

“Uaaaaaa”

Risposta inequivocabile che prendeva in contropiede gli amici e inorgogliva Sasà, pronto a un’approvazione concessa con un malizioso occhiolino.

Giammario aveva così il tempo di guadagnare l’uscita per allontanarsi dagli amici affermati e tornare in spiaggia per un sano, quanto meritato, cazzeggio.