“A coppi, a coppi!”

No, non si riferiva all’indimenticato ‘Campionissimo’ del ciclismo italiano. Nonno Pepè si riferiva al seme, quello sbagliato a suo dire, delle carte napoletane. Stava giocando a briscola con Sasà, in un duello infinito contro Rafele e Micuzzu che si ripete con cadenza quasi quotidiana.

E Sasà aveva sbagliato tutto. Ignorando il linguaggio in codice di Pepè, aveva deciso in autonomia, buttando coppe.

Un assist troppo ghiotto per Rafele e Micuzzu che subito punivano gli avversari con l’asso di coppe, ‘a pignatta’, come amano chiamarla in gergo. E una volta sfoderati inesorabilmente quegli undici punti, il terribile duo osava pure farsi beffe di un Sasà che non ammetteva l’errore e di un Pepè paonazzo dalla rabbia.

“T’hannu ‘e affucara! Mannaja ala morte chi mi dassa!” – così Pepè angariava Sasà, compare di una vita, reo di un banale, quanto imperdonabile, passaggio a vuoto. “Ti fici puru signu e tu nenta! Chi cazzu teni ‘nta ‘a capu?”

Gli animi si stavano surriscaldando all’inverosimile, Sasà stava iniziando a rispondere per le rime.  Rafele e Micuzzu non placavano la loro fame di dispetto e osavano definire gli avversari “guagliuneddhi”.

Quando la situazione sembrava essere giunta al punto di non ritorno, ecco sbucare da un angolo il serafico e imperturbabile compare Teodoro. Il saggio anziano prendeva in disparte Pepè e lo aiutava a sbollire pur rimarcando le sue ragioni di fondo. Avvicinava quindi Sasà rimproverandolo bonariamente e richiamandolo alla concentrazione che sfide del genere impongono. Teodoro concludeva il suo magistrale intervento ammonendo Rafaele e Micuzzu con un deciso “Cercati ma ‘a finiti!”

La partita poteva riprendere così il suo logorante corso e tutti ritornavano inconsapevoli e contenti.

Appreso l’accaduto, il Comitato norvegese non poteva esimersi dall’assegnare a Teodoro il Nobel per la pace. Queste le motivazioni del riconoscimento: “Per aver contribuito al progresso della pace e della riconciliazione, della democrazia e dei diritti di tutti i biscazzieri.”

La prestigiosissima onorificenza verrà consegnata al compare il prossimo 31 novembre a Oslo.