Succede che nel periodo che precede il Natale le coppie si scambino battutine e suggerimenti per gli imminenti regali che riceveranno.

“Guarda che belle quelle scarpe!” “Mi manca l’ultimo ciondolo per completare il bracciale” “Vorrei farmi l’abbonamento premium a Spotify”

Ed è compito dei ragazzi ascoltare attentamente quegli assist neanche tanto celati e appuntarsi bene tutto.

Ci vuole intuito e buona volontà. Elementi che non sono di certi mancati ad Emilio P., 33enne di Palmi. Lui aveva colto al volo quel desiderio della fidanzata, quel sospiro fatto al confine tra una pasticceria e una gioielleria.

Aveva capito davvero che Francesca, la sua ragazza, desiderasse ardentemente un pandoro.

No, non era uno scherzo mal riuscito.

“Come vorrei tanto quel Pandora!”, ma Emilio era distratto. Occhi al cellulare a seguire Reggina-Casertana, il ragazzo ha sollevato lo sguardo davanti alla pasticceria. Ed eccolo il pandoro col gelato che campeggiava in bella vista in vetrina.

Quel pandoro con cui si è presentato a casa della fidanzata ieri sera.

“Amore, eccolo il pandoro che desideravi tanto!”

Il sorriso soddisfatto, la faccia del ‘Questa volta ti ho fregata! Vedi che ti ascolto quando parli?’

Quel sorriso che in breve diventa un ghigno, quindi un espressione di terrore.

Il dolce artigianale che viene scagliato in aria tra le urla della ragazza.

“Chi è ‘stu cosu?”

“Il pandoro, amore!”

“Volevo il Pandora, coglione!”

E giù schiaffoni e calci, all’urlo di “Mi ‘rruvinasti u Natali!”