Amo il rischio“, ha commentato così il fuorisede calabrese più spericolato d’Italia.

Ad una settimana da Natale, la sua scelta di essere ancora sprovvisto dei biglietto per scendere in Calabria sta dividendo il web.

“È un pazzo!” “Ma come fai a ridurti così?” “E ora come minchia fa?”

Eppure lui, Fabio, il 33enne reggino protagonista della spregiudicata impresa, è impassibile.

“Non ho avuto tempo di organizzarmi prima, e in realtà ancora non so quali giorni di ferie mi daranno in ufficio. Per cui ‘sti cavoli: mi affido al caso!”

Il fuorisede, da anni residente a Roma, ha adottato ormai lo slang e il modo di vivere tipico degli abitanti della Capitale.

“Ma ‘sti cazziiii!” Commenta e sorride.

È alla vigilia di una delle gare estreme più impegnative per qualsiasi atleta, ovvero trovare un biglietto per tornare in Calabria sotto feste, ma è tranquillo.

“Scherzi a parte, so che sarà un impresa quasi impossibile. C’è chi si lancia dai ponti e chi dalle scogliere, io ho deciso di arrivare al lunedì dell’ultima settimana prima di scendere senza biglietto del treno o dell’aereo. Che devo fare? Provo ad esorcizzare la paura di dover trascorrere il Natale a Roma o di dover dare un rene per pagare il biglietto!”

Altro che bungee jumping , arrampicata e parapendio, lo sport più estremo è organizzarsi per tornare a casa in Calabria a Natale.

Anche se alla fine Fabio sa che una via di fuga, un paracadute che si apre all’ultimo momento, si trova sempre.

“Confido nella grande solidarietà tra fuorisede calabresi, che se aspetto Trenitalia e Alitalia mi spiaccico al suolo. Alla fine un’ancora di salvataggio si trova sempre: un amico che ha un posto libero, una macchinata tra sconosciuti o un blablacar dell’ultima ora.”

E qui Fabio sveste i panni della romanità e torna per un attimo calabrese.

I cacchi manera facimu!

Com’è facciamo, insomma.

E noi facciamo tutti quanti il tifo per lui, che quel paracadute di riserva negli ultimi metri infine si apra.